Museo/Monumento
CHIESA DI SANTA GIUSTINA
Descrizione
Probabilmente è la più ricca di storia fra le chiese esistenti nel territorio comunale. E’ sorta infatti presso il cardine massimo della centuriazione (lottizzazione del terreno) operata dai romani in questa zona. Dove il terreno veniva “centuriato”, cioè diviso con precisi criteri geometrici e quindi coltivato, tutt’intorno si sviluppava la vita economica e sociale.
Il culto di S. Giustina era molto diffuso nel Veneto e il sacrificio della martire padovana (morta nel 304) contribuì in maniera decisiva alla diffusione del cristianesimo nell’Italia nord-orientale.
Il più antico documento sulla chiesa risale al 1082, dove viene definita cappella rurale, e sulla trave di mandorlo della torre campanaria è impressa una data: 1101. Ma l’edificio pare risalga ad epoca di molto anteriore. Sotto l’altare, nella prima metà del secolo, fu rinvenuta una pietra dedicata agli imperatori Massimino e Costantino. Sembra infatti che S. Giustina abbia subito il martirio proprio sotto Massimino. Nel 1700 la chiesa venne rimpicciolita perché pericolante. La tradizione popolare, confermata dai verbali delle visite vescovili del 1400, la vuole quale prima parrocchia di tutta la zona.
La struttura architettonica rispetta fedelmente le caratteristiche costruttive e le finalità religiose tipiche della arte romanica. La facciata è caratterizzata dal portale rettangolare contornato da un semplice bugnato e dalla sovrastante finestra a lunetta semicircolare. La copertura è a capanna, con coppi veneti. La torre campanaria, a base quadrangolare e caratterizzata dalle pietre a vista, molto severa nella sua struttura, è l’elemento verticale che nell’insieme determina una volumetria semplice, ma suggestiva e armonica tra le parti. Di particolare bellezza le finestre a bifora corrispondenti alla cella campanaria.
Il culto di S. Giustina era molto diffuso nel Veneto e il sacrificio della martire padovana (morta nel 304) contribuì in maniera decisiva alla diffusione del cristianesimo nell’Italia nord-orientale.
Il più antico documento sulla chiesa risale al 1082, dove viene definita cappella rurale, e sulla trave di mandorlo della torre campanaria è impressa una data: 1101. Ma l’edificio pare risalga ad epoca di molto anteriore. Sotto l’altare, nella prima metà del secolo, fu rinvenuta una pietra dedicata agli imperatori Massimino e Costantino. Sembra infatti che S. Giustina abbia subito il martirio proprio sotto Massimino. Nel 1700 la chiesa venne rimpicciolita perché pericolante. La tradizione popolare, confermata dai verbali delle visite vescovili del 1400, la vuole quale prima parrocchia di tutta la zona.
La struttura architettonica rispetta fedelmente le caratteristiche costruttive e le finalità religiose tipiche della arte romanica. La facciata è caratterizzata dal portale rettangolare contornato da un semplice bugnato e dalla sovrastante finestra a lunetta semicircolare. La copertura è a capanna, con coppi veneti. La torre campanaria, a base quadrangolare e caratterizzata dalle pietre a vista, molto severa nella sua struttura, è l’elemento verticale che nell’insieme determina una volumetria semplice, ma suggestiva e armonica tra le parti. Di particolare bellezza le finestre a bifora corrispondenti alla cella campanaria.
A cura Gruppo Podistico Corrillasi
Indirizzo