Descrizione
A chiunque percorra la strada principale che da Illasi porta a Cellore, non sarà sfuggita la Croce di Capovilla, detta anche “Croce del gal”, eretta nell’omonima località a nord del paese.
Colpisce perché mostra diversi oggetti in ferro battuto e legno, simboli della crocifissione di Gesù: i chiodi, la corona di spine, un martello, una tenaglia, una lancia, una spugna, un guanto, una saccoccia, una piccola scala, strumenti di martirio, il calice e il gallo che canta. Compare la scritta che dice che si otterrà “indulgenza di 40 giorni recitando una Ave Maria concessa xxv aprile MDCCCLXX” anno 1870 della costruzione.
Come si legge, nell’Archivio comunale di Illasi, in una lettera del 1870, il Sig.re Francesco Biasioli, allora Consigliere comunale di Illasi seppur residente a Verona, si fa da tramite per la costruzione della croce e, grazie al suo interessamento, il Municipio di Verona sosterrà le spese per la realizzazione, assegnata all’Istituto degli Artigianelli di Verona. Questo era un collegio dove lavoravano ragazzi per lo più orfani avviati ad imparare un lavoro, istituito nel 1869 e attivo fino alla Prima Guerra mondiale, nell’edificio che oggi è il Teatro Camploy.
Si legge ancora nel documento che la croce fu poi “...collocata nella Contrada stessa,... in sostituzione di altro eguale cristiano emblema consuntosi dal tempo”, cioè la croce fu posto sul luogo dove già precedentemente ne stava un’altra deterioratasi dal tempo.
Durante gli ultimi lavori di restauro della croce a cura degli abitanti di Capovilla nel 1989, sotto il basamento fu rinvenuta una bottiglietta contenente un documento datato 6 maggio 1948. In questo documento si fa riferimento al restauro eseguito in quel periodo come voto fatto nel periodo della guerra. Si menziona anche che la croce fu voluta nel 1870 dal Sig. Biasioli, rimodernata nel 1923 e ricostruita e spostata nell’attuale collocazione nel 1948; seguono le firme delle persone presenti ai lavori.