Pesa Pubblica

Realizzata nei primi decenni del ’900, la pesa pubblica fu a lungo al centro della vita agricola del paese. Durante la vendemmia, contadini con carri e camion colmi d’uva si fermavano qui per determinare il peso.

Pesa Pubblica
Pesa Pubblica

Descrizione

ITALIANO English Deutsch Français Español

La Pesa Pubblica di Illasi
Un simbolo del lavoro agricolo e della tradizione vitivinicola del territorio

Situata in prossimità del centro del paese, la Pesa Pubblica di Illasi rappresenta una delle testimonianze più concrete della vita rurale del Novecento e dell’identità agricola del nostro territorio, strettamente legata alla produzione vitivinicola.

Grazie a un documento rinvenuto negli archivi comunali, l’“Accertamento Generale della Proprietà Immobiliare Urbana”, è stata confermata la proprietà pubblica dell’immobile, appartenente al Comune di Illasi fin dalle sue origini. Il documento, compilato dall’ing. Giuseppe Balconi in data 2 febbraio 1940, include anche una mappa in scala 1:100 della struttura della pesa, e costituisce una fonte storica significativa che ne attesta l’esistenza almeno nei primi decenni del XX secolo.

La pesa pubblica aveva una funzione fondamentale: pesare i raccolti agricoli, in particolare le uve durante il periodo della vendemmia. Contadini e braccianti giungevano qui con carretti, carri agricoli e, più tardi, camion e rimorchi colmi di grappoli maturi. L’imponente lastra di ferro che costituiva la piattaforma di pesatura era abbastanza ampia da ospitare anche i mezzi più ingombranti. La lastra, fissata su un meccanismo basculante, oscillava leggermente in senso longitudinale: questo movimento, oltre a servire alla regolazione del peso, diventava per i bambini del paese un divertente passatempo. Quando i grandi erano occupati nelle operazioni di pesatura, i più piccoli si divertivano a far ondeggiare la lastra, saltandoci sopra con forza e sincronizzando i movimenti in una sorta di gioco collettivo.

Dietro il muro della pesa si trova un piccolo locale tecnico, dove una persona incaricata – in genere nota e stimata dalla comunità – gestiva le operazioni di rilevazione e registrazione. Attraverso una piccola finestrella osservava la bilancia e consegnava la ricevuta con il peso rilevato.
Per molti anni questo compito fu affidato alla signora Maria Benedetti, che abitava proprio di fronte alla pesa, insieme al marito Bruno Erba, nella casa che all’epoca fungeva anche da portineria della famiglia Carlotti, una delle famiglie storiche del paese.

Oltre alla sua funzione tecnica, la pesa era anche un luogo di incontro e socializzazione. Durante la stagione della vendemmia – la più intensa e attesa dell’anno – intorno alla pesa si animava un microcosmo fatto di lavoro, attese, racconti, risate e scambi di opinioni. Era, in un certo senso, una “piazza agricola” dove si incrociavano il sapere della terra, l’impegno quotidiano e la cultura del vino.

Nel corso dei decenni, con l’avvento delle moderne tecnologie e dei nuovi sistemi di logistica, la pesa ha perso la sua funzione originaria. Tuttavia, è rimasta come presidio della memoria collettiva e simbolo identitario di una comunità legata alla terra e alla viticoltura.

Nel 2025, grazie all’impegno del Comune di Illasi, è stato realizzato un intervento di restauro e valorizzazione della struttura. L’obiettivo è quello di conservare e trasmettere alle future generazioni la memoria storica di questo luogo, restituendogli dignità e visibilità. La pesa è oggi un bene culturale diffuso, integrato nel paesaggio urbano e visitabile da cittadini, studenti e turisti interessati a conoscere la storia agricola locale.

Con il restauro, la pesa non è tornata a pesare, ma è tornata a parlare: racconta la fatica del lavoro nei campi, l’importanza della vendemmia, il legame con la terra e il valore delle relazioni umane, in un tempo in cui il vino non era soltanto un prodotto, ma un’espressione concreta della vita comunitaria.

🇬🇧 English

The Public Weighbridge of Illasi
A symbol of agricultural labor and the winemaking tradition of the area

Located near the town center, the Public Weighbridge of Illasi stands as one of the most tangible testimonies of 20th-century rural life and the agricultural identity of our territory, closely tied to winemaking.

A document found in the municipal archives, the “General Assessment of Urban Real Estate,” has confirmed the public ownership of the property, belonging to the Municipality of Illasi since its origins. The document, compiled by engineer Giuseppe Balconi on February 2, 1940, also includes a 1:100 scale map of the weighbridge structure and serves as a significant historical source attesting to its existence at least in the early decades of the 20th century.

The public weighbridge had a fundamental function: weighing agricultural harvests, particularly grapes during the harvest season. Farmers and laborers would arrive with carts, agricultural wagons, and later trucks and trailers filled with ripe clusters. The imposing iron plate that constituted the weighing platform was large enough to accommodate even the bulkiest vehicles. The plate, fixed on a tilting mechanism, would slightly oscillate longitudinally: this movement, in addition to serving weight regulation, became a fun pastime for the village children. When the adults were busy with weighing operations, the younger ones enjoyed making the plate sway by jumping on it with force and synchronizing their movements in a sort of collective game.

Behind the weighbridge wall was a small technical room, where an appointed person – usually well-known and respected in the community – managed the weighing and recording operations. Through a small window, they would observe the scale and issue the receipt with the recorded weight.

For many years, this task was entrusted to Mrs. Maria Benedetti, who lived directly across from the weighbridge with her husband Bruno Erba, in the house that at the time also served as the doorman's lodge for the Carlotti family, one of the town's historic families.

Beyond its technical function, the weighbridge was also a place of gathering and socialization. During the harvest season – the most intense and awaited time of the year – a microcosm of work, waiting, storytelling, laughter, and exchanges of opinions would animate around the weighbridge. It was, in a sense, an “agricultural square” where the knowledge of the land, daily commitment, and the culture of wine intersected.

Over the decades, with the advent of modern technologies and new logistics systems, the weighbridge lost its original function. However, it remained as a guardian of collective memory and an identity symbol of a community connected to the land and viticulture.

In 2025, thanks to the commitment of the Municipality of Illasi, a restoration and enhancement intervention was carried out on the structure. The goal is to preserve and transmit to future generations the historical memory of this place, restoring its dignity and visibility. Today, the weighbridge is a widespread cultural asset, integrated into the urban landscape and visitable by citizens, students, and tourists interested in learning about the local agricultural history.

With the restoration, the weighbridge hasn't returned to weighing, but it has returned to speaking: it tells of the hard work in the fields, the importance of the harvest, the bond with the land, and the value of human relationships, in a time when wine was not just a product, but a concrete expression of community life.

🇩🇪 Deutsch

Die öffentliche Waage von Illasi
Ein Symbol für landwirtschaftliche Arbeit und die Weinbautradition der Region

In der Nähe des Stadtzentrums gelegen, stellt die öffentliche Waage von Illasi eines der greifbarsten Zeugnisse des ländlichen Lebens im 20. Jahrhundert und der landwirtschaftlichen Identität unseres Gebiets dar, eng verbunden mit dem Weinbau.

Ein im Gemeindearchiv gefundenes Dokument, die „Allgemeine Bewertung des städtischen Immobilienbesitzes“, hat das öffentliche Eigentum an der Liegenschaft bestätigt, die seit ihren Ursprüngen der Gemeinde Illasi gehört. Das Dokument, erstellt von Ingenieur Giuseppe Balconi am 2. Februar 1940, enthält auch eine 1:100 Skizze der Waagenstruktur und dient als bedeutende historische Quelle, die ihre Existenz zumindest in den ersten Jahrzehnten des 20. Jahrhunderts belegt.

Die öffentliche Waage hatte eine grundlegende Funktion: das Wiegen der landwirtschaftlichen Ernten, insbesondere der Trauben während der Erntezeit. Bauern und Arbeiter kamen mit Karren, landwirtschaftlichen Wagen und später mit Lastwagen und Anhängern, die mit reifen Trauben gefüllt waren. Die imposante Eisenplatte, die die Wiegeplattform bildete, war groß genug, um auch die sperrigsten Fahrzeuge aufzunehmen. Die Platte, die auf einem kippbaren Mechanismus fixiert war, schwang leicht in Längsrichtung: Diese Bewegung diente nicht nur der Gewichtsanpassung, sondern wurde für die Kinder des Dorfes zu einem unterhaltsamen Zeitvertreib. Während die Erwachsenen mit den Wiegeoperationen beschäftigt waren, vergnügten sich die jüngeren Kinder damit, die Platte zum Schwingen zu bringen, indem sie kräftig darauf sprangen und ihre Bewegungen in einer Art kollektivem Spiel synchronisierten.

Hinter der Waagenmauer befand sich ein kleiner technischer Raum, in dem eine beauftragte Person – in der Regel in der Gemeinde bekannt und respektiert – die Wiege- und Aufzeichnungsoperationen leitete. Durch ein kleines Fenster beobachtete sie die Waage und gab den Beleg mit dem ermittelten Gewicht aus.

Viele Jahre lang wurde diese Aufgabe der Frau Maria Benedetti anvertraut, die direkt gegenüber der Waage mit ihrem Ehemann Bruno Erba in dem Haus lebte, das damals auch als Pförtnerloge für die Familie Carlotti diente, eine der historischen Familien des Dorfes.

Über ihre technische Funktion hinaus war die Waage auch ein Treffpunkt und ein Ort der Geselligkeit. Während der Erntesaison – der intensivsten und erwarteten Zeit des Jahres – entstand rund um die Waage ein Mikrokosmos aus Arbeit, Warten, Erzählungen, Lachen und Meinungsaustausch. Sie war gewissermaßen ein „landwirtschaftlicher Platz“, an dem Wissen über das Land, tägliches Engagement und die Weinkultur aufeinandertrafen.

Im Laufe der Jahrzehnte verlor die Waage mit dem Aufkommen moderner Technologien und neuer Logistiksysteme ihre ursprüngliche Funktion. Sie blieb jedoch als Hüterin des kollektiven Gedächtnisses und als Identitätssymbol einer mit dem Land und des Weinbaus verbundenen Gemeinschaft bestehen.

Im Jahr 2025 wurde dank des Engagements der Gemeinde Illasi eine Restaurierung und Aufwertung der Struktur durchgeführt. Ziel ist es, die historische Erinnerung an diesen Ort zu bewahren und künftigen Generationen zu vermitteln, indem man ihm neue Würde und Sichtbarkeit verleiht. Heute ist die Waage ein verbreitetes Kulturgut, integriert in das städtische Umfeld und offen für Bürger, Schüler und Touristen, die mehr über die lokale Agrargeschichte erfahren möchten.

Mit der Restaurierung hat die Waage ihre ursprüngliche Funktion zwar nicht zurückerhalten, doch sie hat begonnen zu erzählen: von der Mühe der Feldarbeit, von der Bedeutung der Weinlese, von der Verbindung zur Erde und vom Wert menschlicher Beziehungen – in einer Zeit, in der Wein nicht nur ein Produkt, sondern Ausdruck des gemeinschaftlichen Lebens war.

🇪🇸 Español

La Balanza Pública de Illasi
Un símbolo del trabajo agrícola y de la tradición vitivinícola del territorio

Situada cerca del centro del pueblo, la Balanza Pública de Illasi representa uno de los testimonios más concretos de la vida rural del siglo XX y de la identidad agrícola de nuestro territorio, estrechamente ligada a la producción de vino.

Gracias a un documento hallado en los archivos municipales, el "Reconocimiento General de la Propiedad Urbana", se confirmó la propiedad pública del inmueble, perteneciente al Ayuntamiento de Illasi desde sus orígenes. El documento, redactado por el ingeniero Giuseppe Balconi el 2 de febrero de 1940, incluye además un plano a escala 1:100 de la estructura de la balanza y constituye una fuente histórica significativa que certifica su existencia al menos en las primeras décadas del siglo XX.

La balanza pública cumplía una función esencial: pesar las cosechas agrícolas, especialmente las uvas durante la vendimia. Campesinos y jornaleros llegaban con carretas, carros agrícolas y más tarde con camiones y remolques llenos de racimos maduros. La imponente placa de hierro que formaba la plataforma de pesaje era lo suficientemente grande como para acoger incluso los vehículos más voluminosos. La placa, montada sobre un mecanismo basculante, se balanceaba ligeramente de forma longitudinal: este movimiento, además de regular el peso, se convirtió para los niños del pueblo en un divertido pasatiempo. Mientras los adultos realizaban las operaciones de pesaje, los más pequeños jugaban a hacerla oscilar, saltando sobre ella con fuerza y sincronizando sus movimientos en una especie de juego colectivo.

Detrás del muro de la balanza se encontraba una pequeña sala técnica, donde una persona encargada – generalmente conocida y respetada por la comunidad – se ocupaba de las tareas de control y registro. A través de una pequeña ventanilla, observaba la báscula y entregaba el recibo con el peso registrado.

Durante muchos años, esta tarea fue confiada a la señora María Benedetti, quien vivía justo enfrente de la balanza, junto a su esposo Bruno Erba, en la casa que en aquel entonces también servía como portería de la familia Carlotti, una de las familias históricas del pueblo.

Además de su función técnica, la balanza era también un lugar de encuentro y socialización. Durante la época de la vendimia – la más intensa y esperada del año – se animaba un microcosmos en torno a ella, hecho de trabajo, esperas, relatos, risas e intercambio de opiniones. Era, en cierto modo, una “plaza agrícola” donde se cruzaban el saber de la tierra, el esfuerzo cotidiano y la cultura del vino.

Con el paso de las décadas, la llegada de las nuevas tecnologías y los modernos sistemas logísticos hicieron que la balanza perdiera su función original. Sin embargo, permaneció como un símbolo de la memoria colectiva y de la identidad de una comunidad profundamente ligada a la tierra y al cultivo de la vid.

En 2025, gracias al compromiso del Ayuntamiento de Illasi, se llevó a cabo una intervención de restauración y puesta en valor de la estructura. El objetivo es conservar y transmitir a las futuras generaciones la memoria histórica de este lugar, devolviéndole dignidad y visibilidad. Hoy, la balanza es un bien cultural difundido, integrado en el paisaje urbano y abierto a ciudadanos, estudiantes y turistas interesados en conocer la historia agrícola local.

Con la restauración, la balanza no ha vuelto a pesar, pero ha vuelto a hablar: cuenta el esfuerzo del trabajo en el campo, la importancia de la vendimia, el vínculo con la tierra y el valor de las relaciones humanas, en una época en la que el vino no era solo un producto, sino una expresión concreta de la vida comunitaria.

🇫🇷 Français

La Bascule Publique d’Illasi
Un symbole du travail agricole et de la tradition viticole du territoire

Située à proximité du centre du village, la Bascule Publique d’Illasi représente l’un des témoignages les plus concrets de la vie rurale du XXe siècle et de l’identité agricole de notre territoire, étroitement liée à la production viticole.

Grâce à un document retrouvé dans les archives communales, le « Recensement Général de la Propriété Immobilière Urbaine », la propriété publique du bâtiment, appartenant à la Commune d’Illasi depuis ses origines, a été confirmée. Le document, rédigé par l’ingénieur Giuseppe Balconi le 2 février 1940, inclut également un plan à l’échelle 1:100 de la structure de la bascule et constitue une source historique importante attestant de son existence au moins dès les premières décennies du XXe siècle.

La bascule publique avait une fonction essentielle : peser les récoltes agricoles, notamment les raisins pendant la période des vendanges. Les paysans et ouvriers agricoles arrivaient avec des charrettes, des chariots agricoles, puis avec des camions et remorques remplis de grappes mûres. L’imposante plaque de fer formant la plateforme de pesée était assez grande pour accueillir même les véhicules les plus encombrants. Fixée sur un mécanisme basculant, elle oscillait légèrement dans le sens longitudinal : ce mouvement, utile à la régulation du poids, devenait un passe-temps amusant pour les enfants du village. Tandis que les adultes s’occupaient de la pesée, les plus jeunes s’amusaient à faire osciller la plaque en sautant dessus et en synchronisant leurs mouvements dans une sorte de jeu collectif.

Derrière le mur de la bascule se trouvait un petit local technique où une personne chargée – en général connue et respectée de la communauté – gérait les opérations de contrôle et d’enregistrement. À travers une petite fenêtre, elle observait la balance et remettait un reçu avec le poids mesuré.

Pendant de nombreuses années, cette tâche fut confiée à Madame Maria Benedetti, qui habitait juste en face de la bascule avec son mari Bruno Erba, dans une maison qui, à l’époque, servait aussi de loge pour la famille Carlotti, l’une des familles historiques du village.

Au-delà de sa fonction technique, la bascule était aussi un lieu de rencontre et de sociabilité. Pendant la saison des vendanges – la plus intense et la plus attendue de l’année – un microcosme s’animait autour de la bascule, fait de travail, d’attente, de récits, de rires et d’échanges. C’était, en quelque sorte, une « place agricole » où se croisaient savoir de la terre, engagement quotidien et culture du vin.

Au fil des décennies, avec l’arrivée des nouvelles technologies et des systèmes logistiques modernes, la bascule a perdu sa fonction première. Toutefois, elle est restée un pilier de la mémoire collective et un symbole identitaire d’une communauté profondément liée à la terre et à la viticulture.

En 2025, grâce à l’engagement de la Commune d’Illasi, un projet de restauration et de valorisation de la structure a été réalisé. L’objectif est de préserver et de transmettre aux générations futures la mémoire historique de ce lieu, en lui redonnant dignité et visibilité. Aujourd’hui, la bascule est un bien culturel intégré dans le paysage urbain, accessible aux citoyens, aux élèves et aux touristes désireux de découvrir l’histoire agricole locale.

Grâce à la restauration, la bascule n’a pas retrouvé sa fonction de pesée, mais elle s’est remise à parler : elle raconte l’effort du travail aux champs, l’importance des vendanges, le lien à la terre et la valeur des relations humaines, à une époque où le vin n’était pas seulement un produit, mais une expression vivante de la vie communautaire.

Modalità di accesso

Libero

Indirizzo

Piazza Liberta

Ultimo aggiornamento: 18/06/2025, 11:19

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2
Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?1/2
Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2
Inserire massimo 200 caratteri