Descrizione
Lucia Nutrimento (Verona, 1911-1959), filosofa, insegnante di storia e filosofia, antifascista, nasce nel quartiere Filippini e spicca subito per le sue doti di studiosa. Si diploma al regio liceo Scipione Maffei con il massimo dei voti nel 1929 e si iscrive alla facoltà di Filosofia dell'Università di Padova, dove si laurea sempre con il massimo dei voti nel 1933. Negli anni Trenta inizia come insegnante all'istituto magistrale di Verona dove affronta temi pedagogici ed educativi che la portano a maturare l'antifascismo, proprio evidenziando l'inconciliabilità tra propaganda ed educazione al pensiero dei giovani. L'arresto di una collega e la parabola nera del fascismo verso la Repubblica sociale di Salò, che ha in Verona il centro cruciale, la spinge ad avvicinarsi ai “ribelli”. Tra il 1944 e il 1945, quindi, diventa staffetta di Gianfranco De Bosio incaricato, dal Cln Veneto di Egidio Meneghetti, di costituire un terzo Cln a Verona, dopo gli sfortunati tentativi precedenti. Nutrimento in quel periodo è anche studente universitaria perché si è iscritta a una seconda laurea in Giurisprudenza, sempre a Padova. Questo le permette di fare da staffetta di collegamento tra il Cln Veneto e quello di Verona, fino al suo arresto avvenuto, nel febbraio 1945, per conto dell'Upi, l'Ufficio politico investigativo della Guardia Nazionale Repubblicana. Di idee liberali e socialdemocratiche, coltiva amicizie vicine al movimento di Giustizia e libertà, come Norberto Bobbio e il veronese Giovanni Dean con i quali mantiene uno stretto rapporto, così come con Ferruccio Parri, anche dopo la guerra. Di questo suo eroico ed essenziale ruolo nella Resistenza all'antifascismo a Verona - città tutt'altro che facile per gli oppositori al regime e sede dei maggiori apparati di repressione politica nazista – Nutrimento non parlerà più al termine della guerra.
Nel novembre 1945, si laurea in Giurisprudenza. Ha atteso la fine della guerra per non farlo sotto la Rsi.
Rigorosa studiosa di filosofia, nel novembre 1946 ottiene la cattedra al liceo Maffei dove insegnerà fino all'ultimo dei suoi giorni, il 12 dicembre 1959, instaurando un rapporto con i suoi studenti che questi ultimi non dimenticheranno mai. Il suo obiettivo è creare coscienze critiche, aprire la strada agli alunni perché in ciascuno si compia la propria natura. È tra i soci fondatori del Circolo filosofico Giuseppe Zamboni e autrice dei volumi «La definizione del bene in rapporto all'ottimismo» (1936) e «Sull'esito della filosofia» (1941) e di diversi saggi a tema filosofico. Infine, cura, per la casa editrice Canova di Treviso, libri per le scuole con traduzione dei testi, introduzione e complesso apparato critico di opere di Montesquieu, Fénelon, Constant, Sant’Agostino, San Bonaventura e del Vangelo di San Giovanni. Per lei la filosofia ha un ruolo «sistematizzante», per fare ordine tra le tante domande sui grandi temi esistenziali che incontriamo. Non risolve le questioni, ma ci consente di vivere una vita consapevole: «La filosofia ci serve per vivere con maggior chiarezza e pienezza la vita che vivremmo senza filosofia».
Se non fosse stata interrotta da una grave malattia che ne ha reciso l’esistenza a soli 48 anni, la sua attività filosofica, scientifica e pedagogica non si sarebbe fermata. Lucia Nutrimento ha lasciato un segno peculiare di fermezza e stoicismo, di ingegno e dedizione e rappresenta un capitolo di storia culturale di Verona. È anche un capitolo di storia di Resistenza civile: la Resistenza dei comportamenti.
Progetto realizzato con il contributo della Camera di Commercio di Verona