Descrizione
Maria Bellonci, nata Maria Villavecchia il 30 novembre 1902 a Verona, è stata una delle figure più influenti della cultura italiana del Novecento, nota soprattutto come scrittrice e biografa. Fin da giovane, mostrò una passione innata per la letteratura e la storia, due ambiti che avrebbero definito tutta la sua produzione intellettuale. Cresciuta in una famiglia colta, Maria si dedicò con impegno agli studi classici e alla letteratura italiana, gettando le basi per quella che sarebbe diventata una carriera straordinaria.
Nel 1928 sposò Goffredo Bellonci, storico e critico letterario, con cui condivise una vita interamente votata alla cultura. Insieme, i due fondarono un salotto letterario nella loro casa di Roma, dove ogni domenica accoglievano intellettuali, scrittori e artisti, contribuendo a creare uno spazio di dibattito e confronto per le menti più brillanti del tempo. Questi incontri, che divennero noti come le “domeniche della Bellonci”, furono un crocevia importante per la scena letteraria italiana e gettarono le basi per la nascita del Premio Strega. La scrittura di Maria Bellonci si distinse soprattutto per il suo interesse per le figure storiche del Rinascimento italiano, in particolare le donne di potere di quell'epoca. Nel 1939 pubblicò la sua prima opera importante, "Lucrezia Borgia", una biografia dettagliata che cercava di restituire una visione più equilibrata di una delle figure più controverse della storia italiana. Il libro ebbe un grande successo, segnando l’inizio della sua carriera come biografa e contribuendo a riabilitare l’immagine storica di Lucrezia.
La sua capacità di unire rigore storico e sensibilità narrativa la rese una delle biografe più apprezzate della sua epoca, e continuò a scrivere opere di grande rilievo, tra cui "Segreti dei Gonzaga", incentrato su un’altra importante dinastia italiana. La sua passione per la storia rinascimentale era alimentata non solo da una ricerca scrupolosa, ma anche da una profonda comprensione delle dinamiche umane, che le permetteva di rendere vivi e complessi i personaggi di cui scriveva. Tuttavia, uno dei contributi più duraturi di Maria Bellonci alla cultura italiana è stato senza dubbio la fondazione del Premio Strega. Creato nel 1947 insieme all’amico e industriale Guido Alberti, il premio prendeva il nome dal famoso liquore prodotto dalla famiglia Alberti e mirava a promuovere e riconoscere la narrativa italiana contemporanea. Il Premio Strega divenne rapidamente uno dei riconoscimenti letterari più prestigiosi in Italia, e Maria Bellonci, attraverso la sua influenza e i suoi contatti nel mondo culturale, contribuì a farlo diventare un evento di grande importanza.
Nel corso degli anni, il premio ha lanciato le carriere di molti dei più grandi autori italiani e continua ancora oggi a rappresentare un punto di riferimento nel panorama letterario. Anche negli ultimi anni della sua vita, Maria Bellonci continuò a scrivere, e nel 1985 pubblicò quello che sarebbe stato il suo ultimo grande romanzo, "Rinascimento privato". L’opera, che esplorava la vita della marchesa Isabella d’Este, vinse il Premio Strega postumo nel 1986, l'anno stesso della sua morte, avvenuta il 13 maggio a Roma. Questo riconoscimento finale segnò la conclusione di una carriera straordinaria, in cui Maria Bellonci aveva saputo lasciare un segno profondo sia attraverso la sua scrittura, sia attraverso il suo impegno per la promozione della letteratura italiana.
Oggi, Maria Bellonci è ricordata come una delle voci più importanti della letteratura italiana del XX secolo, una donna che non solo ha esplorato il passato con maestria, ma ha anche contribuito a plasmare il presente della cultura letteraria italiana attraverso il suo impegno civile e intellettuale.